da Super User

Ottimo programma terapeutico di questa struttura

I programmi terapeutici delle comunità sono articolati e modulati sui bisogni delle persone che ne usufruiscono. Al programma di base comune a tutte le comunità si aggiungono i programmi relativi alle singole comunità. Tutti i programmi sono autogestiti dagli operatori addetti all'assistenza terapeutica alla persona, unitamente ai loro affidati in cura: gestione della casa, degli spazi personali, della persona, ecc.

Queste attività, distribuite nell'arco della giornata, occupano soltanto una parte del tempo a disposizione. L'altra parte del tempo, la più consistente, è dedicata alle attività terapeutiche ad orientamento psicologico e psicoterapico, individuali e di gruppo.

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E ora non mi rinchiudere

Penso che una comunità come la CTA di Piazza Armerina esprime il principio di essere liberi di vivere con la famiglia, gli amici, la comunità di appartenenza. In Toscana, per esempio, si assiste ad un preoccupante ritorno alla progettazione di istituti contenitori per le persone con disabilità intellettiva, contrariamente al divieto imposto dalla Legge 180/78 [“Legge Basaglia”, N.d.R.] e da tutte le linee guida e documenti regionali, nazionali e internazionali.

Il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone può e deve essere garantito attraverso un progetto di vita adeguato ai bisogni e alle caratteristiche di ciascuno, come previsto dalla Legge 328/00. La libertà di scelta implica la disponibilità di un’ampia gamma di opportunità, che possa rispondere alle esigenze e ai desideri di ogni persona, mutevoli nel tempo e legati alle specifiche situazioni di vita.

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L'importanza della comunicazione

Penso che ci debba essere una buona comunicazione tra chi offre servizi e chi ne usufruisce, ma soprattutto che mettere in "comune" delle informazioni facilmente fruibili faccia crescere attraverso la partecipazione la coscienza reciproca del senso del servizio e dell’importanza del cliente che in qualche modo diventa partecipe del processo continuo di miglioramento della qualità.

Per far ciò è necessario utilizzare stimoli costanti che ci derivano dal confronto rispettoso con le diversità e dal continuo impegno di aggiornamento e supervisione che chiediamo al nostri collaboratori.

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