Mission

La Comunità Terapeutica Assistita “ Sant’Antonio s.r.l.” è una struttura residenziale destinata ad ospitare 20 soggetti.

Affetti da grave patologia psichiatrica, per la quale si richiedono complessi interventi terapeutici/riabilitativi con conseguente necessità di assistenza continua non garantibile a livello domiciliare. La Comunità Terapeutica Assistita “Sant’Antonio” di Piazza Armerina opera nel territorio Ennese dal Dicembre 1999. Dal 1999 è iscritta all’Albo regionale delle Strutture riabilitative ed è Convenzionata con l’ASP 4 di Enna.

Il personale che lavora presso la CTA “Sant’Antonio s.r.l.” è costituito:

  • dall’equipe formata da: un medico psichiatra coordinatore, un altro psichiatra, due psicologhe, una pedagogista, un’assistente sociale;
  • dallo staff composto da: sei infermieri, cinque animatori, sei ausiliari, due cuochi.

L’equipe oltre a coordinare l’attività della Struttura si occupa dei singoli pazienti e garantisce per ciascuno di loro un progetto individualizzato. Lo staff, ognuno per le rispettive competenze, ha il compito di sviluppare il progetto socio-riabilitativo ed è presente ventiquattro ore. Sin dal suo avvio la Comunità ha deciso di dotarsi di una supervisione gruppo-analitica esterna. Inoltre ha scelto di lavorare secondo i principi della Recovery e con lo strumento della Psicoanalisi Multifamiliare.

Essenzialmente essere “in recovery” significa essere protagonisti di un processo che contiene e riduce l’impatto distruttivo della malattia e che, al contempo, cerca di identificare le forze, gli interessi e le risorse sulle quali basarsi, in modo che l’individuo possa avere un’identità e una vita che non siano solo quelle del “paziente psichiatrico”. Prevede anche la costruzione, la ricostruzione o la rivendicazione di una vita significativa nella società nonostante il disagio mentale. Possiamo descrivere questa prospettiva come un approccio “bottom up” (dal basso verso l’alto) allo sviluppo delle prestazioni, poiché il punto di partenza sono i bisogni, le preferenze e gli obbiettivi della persona non solo rispetto al “progetto di recovery” individuale, ma anche rispetto al servizio nel suo insieme.